Non esiste un principio o una fine
nei miei soggetti materici,
ma l’istantanea condizione.
Questo fa sì pensare al passato
o al divenire, ma solo dietro
una logica conseguenza della vita,
per cui la vita precede la morte
e la morte la vita.

Ciò che è impresso è il presente
come anche lo vediamo
a distanza di tempo
in un'impronta o nel fossile stesso.
L’impronta di un fossile è l’aspetto
ultimo della sua trasformazione.
È una forma inequivocabile
in quanto è l’esatto calco
di un momento culminante
tra la vita e la morte.

 

 

 

TERRE GRAFICHE
(1986-1987)

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